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Al centro della Casaccia mettemmo in piedi, grazie all’impegno di Carlo, la tecnica denominata
TPD (“Temperature Programmed Desorption”, generalmente usata per studiare le cinetiche di
reazione sui catalizzatori) per studiare gli effetti chimici dell’idrogeno (H2) o dell’acqua (H2O)
additivati all’elio (He) per estrarre il trizio nelle forme HT o HTO dai materiali triziogeni. Per
completare lo studio di queste reazioni su campioni irraggiati contenenti trizio decidemmo di
modificare l’impiantino per gli esami di “post irraggiamento” del trizio prodotto sui litio-ceramici
in TRIGA, facendoli lavorar in TPD-mode. Questa tecnica è supportata da un impianto teorico
eccellente per studiare la cinetica dei processi di desorbimento dei gas dai solidi, e ancora una volta
per una elaborazione dei dati mi sono fatto aiutare da un giovane ricercatore abile per far “fittare” i
dati sperimentali con le relazioni teoriche (modelli) per ottenere i parametri chimico-fisici che
caratterizzano il processo: mio figlio Stefano, nato quando questa storia è cominciata.
Figli e nipoti
Stefano si era laureato in Fisica con una tesi sulla costruzione ed applicazione di un LIDAR (Light
Detection And Rating)-RAMAN per misure di vapore acqueo in atmosfera. Come borsista CNR –
Univ. Roma-I, ha poi collaudato con successo tale tecnica montata su veicoli spaziali in un
programma internazionale realizzato a Rovaniemi (Finlandia del Nord). Ora lavora per l’ ESA
(European Space Agency) sul monitoraggio globale dell’atmosfera, un settore in cui si è laureato
Master all’istituto per la Geofisica, Astrofisica e Meteorologia della Karl-Franzens-University-
Graz.
Qualche anno dopo toccò alla “mia chimica” Cristina laurearsi in Chimica con 110 e lode proprio
dove mi ero laureato io. Alla cerimonia c’era un fotografo ambulante nascosto dietro la cattedra,
dopo la cerimonia mi vide festeggiare con Cristina e mi incastrò offrendomela a prezzo di strozzo.
Ho ceduto alle sue lusinghe, per me e per Cristina, dottoressa in Chimica, era stato un gran
momento, così la comprai. Eccola
L’ultima mia figlia, Giulia, pur avendo fatto tutti gli esami della facoltà di lettere con un ottima
media, non ha voluto-potuto fare l’esame di laurea. Pazienza! Per fortuna mi ha dato un nipotino, un
anno prima che andassi in pensione, Dario. Eccolo qui all’età di un giorno e di un anno che
festeggia con i più grandi due nipoti figli di Stefano, Sergio (ora fa il Ginnasio) e Costanza (ora alla
quinta elementare).